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Into the wild

Into the Wild

 – Film, 248′ – 2007

Ti sbagli se pensi che le gioie della vita vengano soprattutto dai rapporti tra le persone. Dio ha messo la felicità dappertutto, è ovunque, in tutto ciò di cui possiamo fare esperienza. Abbiamo solo bisogno di cambiare il modo di vedere le cose.”

Trama

Il film narra la vera storia del viaggiatore solitario Christopher Johnson McCandless. Nato da una famiglia benestante, ma in perenne contrasto con le scelte dei propri genitori, si laurea nel 1990 a pieni voti presso l’Università Emory di Atlanta. Ciò che ora lo attende è una specializzazione ad Harvard, dove grazie alle sue capacità è stato facilmente accettato. Ma Christopher ha altri progetti: donati tutti i suoi risparmi all’Oxfam, se ne va a bordo della sua auto sgangherata con pochissimi effetti personali, con l’idea di viaggiare senza meta tra gli Stati Uniti, con lo pseudonimo di Alexander Supertramp. I mesi seguenti sono costellati di nuove esperienze e conoscenze, che lo porteranno a poco a poco a raggiungere quella che capirà essere la sua vera meta: l’Alaska.

 

Il film

La pellicola ha ricevuto il plauso di tutta la critica mondiale, sia per quanti riguarda l’interpretazione dei protagonisti, sia per la parte tecnica. Il regista Sean Penn ha impiegato dieci anni a convincere la famiglia McCandless ha cedere i diritti del racconto della storia di Christopher. Le vicende raccontate nel film sono state tratte dal libro di Jon Krakauer “Nelle terre selvagge” e, in seguito, sono state riproposte in altri testi e documentari. 
Emile Hirsch ha vinto il premio come miglior attore protagonista per il National Board Review e il brano “Guaranteed”, composto da Michael Brook e inserito nella colonna sonora, ha vinto il Golden Globe per la miglior canzone originale.
La figura di Christopher è stata facilmente associata a quella di Jack Kerouak in “Sulla strada”, per il suo bisogno di andare controcorrente e lontano dalle esigenze della società, o a quella di diversi personaggi di pellicole dell’ultimo secolo, tutte incentrate sul rapporto tra uomo e natura. Sia nel libro che nel film compaiono testi di autori a cui il protagonista era fortemente legato e che rappresentano in sintesi la visione che lo hanno spinto ad allontanarsi dalla civiltà: Thoreau, London, Tolstoj, Hamsun e Pasternak.

Consigliato perché

RICORDARSI CHE LA VITA È UNA E CHE VA VISSUTA INDIPENDENTEMENTE DAL GIUDIZIO DEGLI ALTRI.

Christopher ha preso in mano la sua vita, facendo una scelta così radicale, che lo ha però portato a fare nuove esperienze e a conoscere nuove persone. La novità e la possibilità di affrontare nuove sfide è quello che ci dovrebbe spingere a portarci sempre oltre, abbandonando la nostra “confort zone”, perché solo così, affrontando i bivi che la vita ci pone davanti, possiamo crescere veramente. Questa crescita non deve essere ostacolata da nessuno perché non c’è persona al mondo che possa dirci quale deve essere il nostro destino se non noi stessi. Il nostro unico obiettivo dovrebbe essere felici e per raggiungerlo dobbiamo concentrarci solo su quello che ci fa stare bene, anche se ciò non è quello che si aspettano le persone attorno a noi

RIFLETTERE SUL NOSTRO RUOLO ALL’INTERNO DELLA SOCIETÀ.
Christopher decide di non assecondare le aspettative dei tuoi genitori e della società che lo circonda. Tutti si aspettano da lui che faccia una carriera già scritta e una vita banale. E’ difficile trovare il coraggio di andare controcorrente, ma per trovare la propria strada è importante non lasciarsi influenzare. La società ha messo dei paletti e, forse, per qualcuno, questi limiti servono per capire fin dove ci si può spingere. Ma ciò deve essere un aiuto e non un ostacolo per realizzarsi veramente. Chi trova il coraggio di affrontare se stesso prima dell’opinione della società è colui che verrà maggiormente apprezzato per le proprie scelte.
RECUPERARE IL NOSTRO RAPPORTO CON LA NATURA.

Il film si concentra per buona parte sul rapporto tra Christopher e la natura incontaminata. Ciò che ci può regalare la natura è unico e il nostro legame con essa dovrebbe farci ricordare che siamo solo una piccola parte del mondo che ci circonda e che va avanti indipendentemente da noi o dal nostro modo di vivere. Riuscire a stabilire una connessione con la natura ci può solo apportare benefici e riflettere sulla nostra vita e sulla sua fragilità, che non può essere messa a paragone con la grandezza del mondo animale e vegetale che ci circonda, immenso e stupefacente.

Locandina

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