Minimalismo_Libro_Oltre la cit.

Fai spazio nella tua vita

Fai spazio nella tua vita

Come trovare la felicità con l’arte dell’essenziale

Fumio Sasaki – BUR, 2017  157 p.

Lo scopo non è il ridurre in sé ma, riducendo, rendere prioritario quello che è davvero essenziale.

L’autore

L’autore è Fumio Sasaki, un editor giapponese, diventato noto per aver ideato e sviluppato un metodo per avvicinare la gente comune al concetto di minimalismo. Il suo stile di vita, già ispirato da una visione essenziale dell’esistenza proprio della cultura orientale, gli ha permesso di eliminare gran parte di quegli oggetti considerati prima necessari, ma che si sono rivelati in realtà un peso da eliminare per provare un vero senso di libertà per esprimere se stesso. Oggi vive a Tokyo, in un piccolissimo appartamento dotato di pochissimi mobili e capi di abbigliamento.

Il libro

Il testo originale è del 2015 ed è diventato molto velocemente un caso editoriale da oltre 200.000 copie vendute solo in Giappone. Nella sostanza si tratta di un vademecum di 55 regole (“più 15 per chi non si accontenta”), nel quale l’autore, dopo una breve introduzione, spiega al lettore come fare a liberarsi degli oggetti inutili dei quali la maggior parte della popolazione mondiale benestante sembra assolutamente non poter fare a meno.

Innanzitutto dà una definizione personale del concetto di “minimalista”, non facilmente descrivibile dalla maggioranza dei lettori ed elenca una serie di personaggi celebri, soprattutto non assimilabili a occhio nudo all’idea di “essenzialità”. Riconosce che il tema del minimalismo non sia una novità, perché a partire dalla collega Marie Kondo e il suo “Il magico potere del riordino” molte persone, in Asia e nel mondo, hanno ricominciato a considerare l’idea di vivere con meno cose e veramente necessarie. In questo, la sua visione, non vuole assolutamente tendere a giudicare né chi troppo possiede né chi pensa che possedere poco sia la chiave della felicità. L’importante è trovare una propria strada e una propria qualità della vita, che, in parte, può dipendere da quanto ci lasciamo trascinare dalle cose materiali e da quanto ci facciamo sopraffare da cose che dobbiamo gestire perché le possediamo. La strada che conduce al minimalismo è vista solo come un mezzo, perché il fine ultimo dovrebbe essere l’avere la consapevolezza di quello che per noi è veramente importante.

Consigliato perché

SE SI È TROPPO INDAFFARATI NON SI PUÒ GODERE NEMMENO DELLE COSE BELLE.

Il tempo che è portato via da una mente concentrata continuamente sugli oggetti e sulle cose futili che ci circondano si ritrova a dedicare tempo a ciò che non lo merita, rispetto a momenti di vera felicità che passano in secondo piano per mancanza di spazio o tempo.

ELIMINARE IL SUPERFLUO CI RENDE UGUALI GLI UNI RISPETTO AGLI ALTRI, SENZA DISTINZIONI DATE DA OGGETTI POSSEDUTI O DA SPECIFICHE MARCHE CHE CI SPINGONO VERSO NECESSITÀ CREATE AD HOC.

L’invidia che si ha verso chi possiede di più sparisce, quando si riesce a riconoscere il nostro ruolo di essere umani, dotati di intelletto e di infinite possibilità, non legate al possesso di beni materiali.

NON AVERE OGGETTI CHE CI DISTRAGGONO DALLA NOSTRA QUOTIDIANITÀ CI PERMETTE DI CONCENTRARCI SUL PRESENTE, SENZA ESSERE SCHIAVI DEGLI ERRORI PASSATI O DELLE PAURE FUTURE.

Quello che conta veramente è il vivere ogni attimo concentrati sul momento, lasciando scorrere ogni esperienza, anche non piacevole, per riconoscerla per quella che è, consapevoli che in qualche modo verrà superata.

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