Fai spazio nella tua vita
Come trovare la felicità con l’arte dell’essenziale
Fumio Sasaki –
Il testo originale è del 2015 ed è diventato molto velocemente un caso editoriale da oltre 200.000 copie vendute solo in Giappone. Nella sostanza si tratta di un vademecum di 55 regole (“più 15 per chi non si accontenta”), nel quale l’autore, dopo una breve introduzione, spiega al lettore come fare a liberarsi degli oggetti inutili dei quali la maggior parte della popolazione mondiale benestante sembra assolutamente non poter fare a meno.
Innanzitutto dà una definizione personale del concetto di “minimalista”, non facilmente descrivibile dalla maggioranza dei lettori ed elenca una serie di personaggi celebri, soprattutto non assimilabili a occhio nudo all’idea di “essenzialità”. Riconosce che il tema del minimalismo non sia una novità, perché a partire dalla collega Marie Kondo e il suo “Il magico potere del riordino” molte persone, in Asia e nel mondo, hanno ricominciato a considerare l’idea di vivere con meno cose e veramente necessarie. In questo, la sua visione, non vuole assolutamente tendere a giudicare né chi troppo possiede né chi pensa che possedere poco sia la chiave della felicità. L’importante è trovare una propria strada e una propria qualità della vita, che, in parte, può dipendere da quanto ci lasciamo trascinare dalle cose materiali e da quanto ci facciamo sopraffare da cose che dobbiamo gestire perché le possediamo. La strada che conduce al minimalismo è vista solo come un mezzo, perché il fine ultimo dovrebbe essere l’avere la consapevolezza di quello che per noi è veramente importante.
SE SI È TROPPO INDAFFARATI NON SI PUÒ GODERE NEMMENO DELLE COSE BELLE.
ELIMINARE IL SUPERFLUO CI RENDE UGUALI GLI UNI RISPETTO AGLI ALTRI, SENZA DISTINZIONI DATE DA OGGETTI POSSEDUTI O DA SPECIFICHE MARCHE CHE CI SPINGONO VERSO NECESSITÀ CREATE AD HOC.
L’invidia che si ha verso chi possiede di più sparisce, quando si riesce a riconoscere il nostro ruolo di essere umani, dotati di intelletto e di infinite possibilità, non legate al possesso di beni materiali.
NON AVERE OGGETTI CHE CI DISTRAGGONO DALLA NOSTRA QUOTIDIANITÀ CI PERMETTE DI CONCENTRARCI SUL PRESENTE, SENZA ESSERE SCHIAVI DEGLI ERRORI PASSATI O DELLE PAURE FUTURE.